Presentata oggi la stagione del Teatro dell’Archivolto, in un giorno scelto non a caso: il 18 settembre 1857 fu inaugurato il Teatro Modena e nello stesso giorno di vent’anni fa Pina Rando e Giorgio Gallione fondarono il gruppo che dal 1997 lo gestisce. A questo importante traguardo, nella stagione che sta per iniziare, sono dedicati una mostra e il libro “Con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole”, edito da Feltrinelli, che verranno presentati il 28 settembre alle 20.30 presso il Teatro Modena in occasione di una festa che vuole essere per tutto il pubblico. 32 sono i titoli che si alterneranno nelle sale del “complesso”, che quest’anno porta il suo spettacolo di apertura, “Il mondo alla fine del mondo” di Luis Sepulveda, con Giorgio Scaramuzzino, in uno spazio di Sampierdarena nuovo e poco conosciuto: i Magazzini del Sale. Dopo quella di apertura, tra le altre produzioni ci sarà il progetto di collaborazione con la Fondazione Gaber, dedicato all’esplorazione del teatro di Giorgio Gaber e di Sandro Luporini, con Neri Marcorè in “Un certo Signor G” ed Eugenio Allegri in “Il Dio Bambino”, entrambi diretti dal Gallione. Lo stesso co-fondatore del gruppo dell’Archivolto ha definito la stagione “un festival lungo un anno: ogni spettacolo ha pochi giorni di programmazione, ed il pubblico è eterogeneo, cambia in continuazione”. Molti, infatti, sono gli artisti che si alterneranno durante l’anno teatrale, anche all’insegna della sperimentazione. Con “Diario minimo” di Umberto Eco, attraversando il suo materiale narrativo e giornalistico, si uniscono teatro, letteratura e gastronomia. Giovanni Di Cicco guida il primo passo del laboratorio su “Oceano mare” di Alessandro Baricco, tra danza e narrazione. Come sempre, tutto anche all’insegna della varietà: dai più famosi Moni Ovadia, Lella Costa, Luca Zingaretti, Luigi Lo Cascio e Ugo Dighero all’ensemble multietnico della Banda di Caricamento, alla genovese Carla Peirolero con “Ballata alla ricerca del vero e del giusto”, meditazione teatrale sulla giustizia, alla musica di Enrico Rava, oltre a tanti altri. Formula già collaudata quella del teatro ragazzi, che presenta in particolare la nuova produzione “Capo di che? La politica spiegata ai bambini”, con Giorgio Scaramuzzino, Elena Dragonetti e Fabrizio Matteini. Grazie anche ai partner istituzionali (Ministero per i beni e le attività culturali, Comune di Genova, Provincia di Genova e Regione Liguria), al sostegno della Compagnia di San Paolo e agli sponsor sostenitori (Gruppo Iride, Banca Carige, Aeroporto di Genova, Castorama, Coop Liguria e Latte oro) il cartellone si preannuncia interessante ed eterogeneo, capace di far sì che Genova sia policentrica anche per quanto riguarda la cultura, sempre più fruibile su tutto il territorio.
Marta Musso
Teatro